Carpenteria d’Abruzzo: nuova chiodatura a Roccamorice.

La nostra redazione è stata informata che la storica falesia di Roccamorice in provincia di Pescara, con le sue oltre 220 vie,  è stata completamente riattrezzata in gran fretta la notte scorsa dopo le polemiche dei giorni passati.

roccamorice

Era infatti appena apparsa la notizia che il sindaco della nota località abruzzese alle pendici della Maiella, aveva intimato ad alcuni arrampicatori locali di interrompere l’opera di sostituzione delle vecchie protezioni. «In caso contrario ci denuncerà ai carabinieri» dicono i gestori della pagina Facebook del gruppo Arrampicare a Roccamorice. E continuano: «Non è nostro compito giudicare il lavoro di manutenzione svolto fin ora né usurpare il ruolo di nessuno. Noi vogliamo solo evitare di rischiare gravi infortuni, se non la vita, arrampicando».

Il sindaco Alessandro D’Ascanio, per tacitare le polemiche ha subito preso l’iniziativa e ha incaricato Il Manutentore, di riattrezzare tutte le vie con chiodi da carpenteria 16 x 60 a testa piana. Dopo attente analisi sui materiali, Il Manutentore ha infatti preferito questo tipo di chiodi a quelli da tappezziere, in quanto più lunghi e con testa più larga.

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I chiodi utilizzati per la richiodatura della falesia di Roccamorice

Interrogata in merito, la direzione tecnica dell’ufficio del Comune di Roccamorice, ha assicurato che il materiale utilizzato è tutto omologato UIAA. Molti abitanti del luogo affermano infatti di aver udito per tutta la notte i tecnici del comune che durante gli accurati test, continuando a darsi le martellate sulle dita, urlavano continuamente UIAAAAA!!! Il personale addetto, sostiene che, a parte qualche unghia nera, tutte le fasi di collaudo hanno dato esito positivo.

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Piccoli ma dolorosi incidenti durante il collaudo de materiale: UIAAA!!!

In poche ore, Il Manutentore, equipaggiato con guanti e martello, ha effettuato il lavoro a regola d’arte. Gli stessi Carabinieri, accompagnati dalla G.D.F, hanno ispezionato stamane la falesia ed hanno assicurato che il lavoro svolto permette ora di visitarla e fotografarla in piena sicurezza. Sull’arrampicata invece, il Sindaco conferma che tutti coloro chi si avventurano su queste pareti con corda e moschettoni, lo fanno a proprio rischio e pericolo.

Per quanto riguarda le soste, laddove queste erano danneggiate, il sindaco ha provveduto alla loro sostituzione con comode ed ampie piazzole di sosta (panchine, tavoli per il picnic e cestini). «Finalmente gli arrampicatori la smetteranno di dire che a Roccamorice le soste non sono sicure» ha fieramente dichiarato il Sindaco. In effetti ora i visitatori potranno fare una sosta per ammirare le pareti senza problemi e in piena sicurezza.

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Le nuove soste, il massimo della sicurezza

Nelle zone dove i lavori non sono ancora terminati, l’amministrazione locale ha poi provveduto a installare idonea segnaletica, con un apposito divieto di sosta. A questo proposito il sindaco ha dichiarato «Assistiamo alle lamentele di coloro che senza sosta sostengono ed insistono nel voler sostare sulle soste già sistemate senza sottostare all’assistenza delle associazioni che sistematicamente sistemano i sistemi di sicurezza. Siamo già nella sesta fase di assestamento». Lucidi ragionamenti di un amministratore illuminato, che la nostra redazione condivide in pieno.

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Abbiamo chiesto all’intraprendente sindaco di Roccamorice quali sono i motivi di questa lodevole iniziativa di riattrezzatura della falesia.

Alessandro D’Ascanio: L’iniziativa è nata appena 17 anni fa, nel 1999, quando sono stati riattrezzati a cura del Manutentore e a spese del questo Comune alcuni itinerari di arrampicata.  Nei 17 anni  trascorsi da allora, Il Manutentore ha continuato la sua attività, pianificando moltissimi lavori e facendone soltanto uno: la riscrittura dei nomi di alcune vie con la vernice.

Nando Zanchetta: Gli arrampicatori dicono tuttavia che molte vie rimangono pericolose e che Il Manutentore utilizza materiali non idonei.

Alessandro D’Ascanio: L’arrampicata è di per se uno sport pericoloso ed è nostra intenzione ridurre o se possibile eliminare  del tutto i rischi legati a questa attività. A questo scopo invitiamo gli arrampicatori a venire a Roccamorice con panini e birra  e a sedersi sulle nostre nuove piazzole. Del resto, anche un giorno senza scalare si potrà pur vivere! O no?

 Nando Zanchetta: Grazie signor Sindaco.

Alessandro D’Ascanio: Grazie a lei, dottor Zanchetta.

 

 

 

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