K2: nuovo reparto di Terapia Intensiva in vetta

Pakistan. Il governo di Islamabad ha comunicato che si sono resi disponibili 10 (dieci) posti nel nuovo centro di Terapia Intensiva sulla vetta del K2. Una bella notizia, dopo gli assembramenti creati sulla montagna da un gruppo di 10 (dieci) meritori volontari nepalesi. “I nostri ospedali in città sono al collasso” ha dichiarato il Primo Ministro Pakistano “i posti in terapia intensiva sono tutti occupati  e quei 10 (dieci) posti ci aiuteranno a salvare molti dei nostri connazionali.” Il PM ha poi pubblicamente ringraziato il gruppo di nepalesi: “Many, many, many, really a lot of tanks!”

Ma, nonostante le parole accomodanti de governo, il gruppo dei 10 (dieci), di ritorno al campo base, non è sfuggito alla polizia che ha loro comminato una salatissima ammenda: “Abbiamo rilevato assembramenti sia al campo base che nei 4 campi avanzati: 5 campi, 10 (dieci) persone, 200 dollari a persona fanno 10.000 (dieci mila) dollari” ha dichiarato Sharif al Mazzett, capo della sezione di Polizia di Skardu.

“È una ingiustizia” tuona Breathanny O’Two, la pugnance Expedition Manager della Red Bull, sponsor della spedizione.  “Non abbiamo violato nessuna delle regole anti pandemia, non abbiamo utilizzato nessuna delle strutture sanitarie pakistane. Anzi, abbiamo portato ben 10 (dieci) apparati per la respirazione artificiale fin sul cucuzzolo della montagna, proprio per essere di aiuto alla popolazione locale. Purja Sherpa, Ninja Sherpa, Forja Sherpa, Lanja Sherpa, Canja Sherpa, Finja Sherpa, Ranja Sherpa, Manja Sherpa, Franja Sherpa e Minghia Sherpa hanno rispettato tutte le regole anti-covid:  hanno fatto il test 72 (settantadue) ore prima della finestra di bel tempo, si sono disinfettati le mani prima di infilare i guanti, hanno sterilizzato le punte delle piccozze, hanno mantenuto il distanziamento sulle corde fisse e nelle tendine da bivacco ai campi alti e hanno tenuto la mascherina per la respirazione artificiale per tutta la salita. L’unico momento in cui l’hanno tolta è stato all’arrivo in vetta per intonare commossi l’Inno Nazionale. È stato un momento emozionante,  al passo con i tempi e per nulla retorico. Non potevamo negarlo”, continua la O’Two che è poi intervenuta personalmente presso in comandante Al Mazzett, ottenendo l’annullamento della multa in cambio di 200 (duecento) piccoli ritratti su sfondo verde di George Washington .

Il governo nepalese in un semplice comunicato si è complimentato con i sui connazionali: “Un manipolo di eroi, guidati dalla sole proprie forze e dalla fede in Dio, con indomita abnegazione, impareggiato vigore, indefessa energia e ardimentoso slancio, consegna la valorosa impresa all’imperitura memoria della nostra Nazione, che in questo giorno si rigenera in una radiosa alba di gloria e risorge più bella e più grande che pria”.
“Bravo!”
“Grazie!”

Al di là delle polemiche contingenti, resta la grande impresa, che indiscutibilmente farà storia: il primo uomo, il primo uomo, il primo uomo, il primo uomo, il primo uomo, il primo uomo, il primo uomo, il primo uomo, il primo uomo e il primo uomo che è ha montato un reparto di Terapia Intensiva in cima al K2.

Intanto, in attesa che qualcuno degli alpinisti già presenti al campo base effettui la prima invernale del K2, la Red Bull già prepara la prossima impresa: 10 (dieci) jamaicani faranno, tutti insieme, 18.99 sui 200 metri nelle finali delle Olimpiadi con il tutore al ginocchio. E c’è da scommettere che ce la faranno!

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