Decreto Lorenzini “I vaccini obbigatori diventano 13”

 

Il Ministro della salute Beatrice Lorenzini ha annunciato di voler aggiungere il tredicesimo vaccino alla lista di quelli resi obbligatori dal noto decreto.

Si tratta del vaccino mono-valente contro il virus Hemophilus Ghisii di tipo B, comunemente noto come Antighisa, da applicare a tutti climber tra 0 e 99 anni. “Il numero dei climber ghisati è aumentato moltissimo negli ultimi anni ed è arrivato sopra i livelli di guardia – ha specificato il ministro- “e dobbiamo quindi fare qualcosa.”

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La ghisa, cioè la cosiddetta sindrome dell’avambraccio gonfio, ha colpito nel nostro paese nel solo 2016 circa 200.000 persone, in pratica tutti quelli che in Italia scalano sopra il 6b. Le pericolose conseguenze della ghisa negli avambracci  sono molto note nella letteratura medica e vanno dalla caduta poco sotto la catena, all’incapacità di stringere le prese, anche quelle più grandi, e nei casi peggiori può portare all’impossibilita di tenere il boccale di birra al bar dopo una giornata in falesia.

“Con la diminuzione del numero dei vaccinati è venuto a mancare l’effetto gregge, nonostante il fatto che gli arrampicatori continuino a pascolare come dei pecoroni, tutti nella stessa falesia e tutti sotto le stesse vie” ci dice il prof. Massimo Dell’Acciaio, primario di ghisologia all’università di Santa Linya.

Gli anti-vaccinisti sono di nuovo sul piede di guerra. “Il vaccino Antighisa contiene metalli molto pesanti e invece che migliorare la situazione rischia di farla peggiorare. Vorrei vedere voi a scalare con cinque chili di piombo e mercurio attaccati all’imbragatura”.

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Metalli molto pesanti nel vaccino Antighisa

Gli stessi anti-vaccinisti citano poi un recente studio effettuato dal ricercatore americano Mortimer Pumped che sostiene ci sia una forte correlazione tra il vaccino Antighisa e l’autismo. “I climber vaccinati, subito dopo il trattamento, si chiudono in se stessi, parlano poco, fanno lunghissime e ripetitive sedute al campus board (il pan gullich, ndr) e guardano continuamente e in modo compulsivo i video di Adam Ondra su Youtube. Inoltre abbiamo notato una grande facilità nel memorizzare a prima vista lunghissime sequenze di movimenti: dei veri Rain Men dell’arrampicata, imbattibili nello stile flash.”

Le associazioni delle famiglie invece, almeno per questa volta, non hanno avuto nulla da ridire “Se volete toglierci la patria potestà per i figli che arrampicano, fate pure: tanto sono sempre in giro a scalare, non studiano, spendono somme altissime per benzina e vacanze e, se qualche volta piove e pranzano a casa, a tavola parlano solo di gradi. Per favore, liberatecene!”

 

 

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