«Sul K2 Compagnoni diede un calcio a Bonatti in curva». E si riaprono le polemiche.

A più di 50 anni dalla conquista del K2 da parte della spedizione italiana coordinata da Ardito Desio, si riapre l’annosa polemica sulla prima salita del gigante del Karakorum.

Un video ritrovato negli archivi del CAI sembrerebbe finalmente dare ragione a Walter Bonatti che ottiene così post mortem il riconoscimento finale della verità. Il video mostra infatti che durante la salita, Compagnoni infastidiva Bonatti, con continui rallentamenti, staccate troppo ritardate, improvvise accelerazioni e traiettorie di curva del tutto anomale.

Il momento dell'incidente

Il momento dell’incidente. Bonatti e’ ormai quasi a terra.

L’alpinista bergamasco da parte sua, senza mantenere la dovuta calma, rispondeva alle provocazioni, cercando di danneggiare il suo compagno, rovinando in ogni modo la traccia sulla neve fino a colpirlo con una testata sul casco. Al culmine degli screzi, Compagnoni sferra un calcio a Bonatti che, dopo aver perso l’equilibrio ed essere caduto, viene lasciato solo per una notte intera e costretto ad un bivacco all’addiaccio a 8000 metri.

Compagnoni solo verso la vetta 2

Compagnoni da solo verso la vetta del K2

Tra tutti i particolari non noti di questa querelle più che cinquantenaria, la più grossa novità è quella relativa al fatto che il K2 è stato scalato con le moto da neve, anziché a piedi come tutti hanno creduto fino ad oggi. Inoltre sembra che le polemiche sulle bombole di ossigeno siano in effetti da riferirsi alle taniche di benzina. Bonatti, ormai appiedato, avrebbe in sostanza cercato gli altri due alpinisti, chiamandoli più volte nella notte, in quanto questi ultimi si erano portati via le taniche con il carburante.

Lacedelli, Compagnoni e Bonatti alla partenza dall'ultimo campo a 7900 metri di quota

Lacedelli, Compagnoni e Bonatti alla partenza dall’ultimo campo a 7900 metri di quota

Dalle ricerche condotte sui documenti dell’epoca ancora disponibili, sembrerebbe che Compagnoni sia stato indotto a danneggiare il compagno di cordata per favorire Lino Lacedelli, più di lui vicino alla conquista del campionato mondiale di moto-montagna, edizione 1954.

Ora gli eredi di Bonatti chiedono la squalifica di Achille Compagnoni e pretendono che nella prossima scalata i suoi famigliari partano dall’ultima fila. Sarà difficile per loro raggiungere gli altri alpinisti che, partendo tra i primi, non dovranno fare la coda per passare sulle scalette sistemate sui crepacci. Staremo a vedere.

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