L’alpinista e blogger Alessandro Gogna internato in clinica psichiatrica. Il medico “Troppi post”

Milano. Lunedì scorso l’alpinista Alessandro Gogna, stimato scrittore e coordinatore del seguitissimo blog sul sito banff.it (http://www.banff.it/category/gogna-blog/), è stato internato in una clinica psichiatrica per gravi disturbi dovuti ai troppi post e alla dipendenza da social network.

gogna coperta

I primi sintomi del disturbo si sono manifestati la scorsa settimana, quando a pranzo con alcuni amici in un ristorante, apprezzando le trofie al pesto che stava mangiando, ha chiesto al cameriere dove fosse il bottone per mettere Mi piace e poi condividere.

Tornato a casa ha subito scritto un articolo sul suo blog dal titolo Bonatti, la Nord del Cervino e le trofie al pesto, nel quale affermava che prima di partire per Zermatt per la sua solitaria invernale, l’alpinista bergamasco avrebbe appunto mangiato per diversi giorni solo questo piatto e che la salita non dovrebbe essere considerata valida in quanto basilico e pinoli conterebbero sostanze dopanti.

trofie_pesto

Trofie, basilico e pinoli: sostanze dopanti, secondo Alessandro Gogna

Subito dopo aver postato l’articolo nei 634 gruppi Facebook a cui è iscritto, Gogna , non ricevendo che pochi like, si è barricato nel suo appartamento armato di pialla e, dopo aver preso in ostaggio alcuni storici cunei di legno recuperati sul Civetta nel 1972, ha minacciato di darsi alle fiamme utilizzando i trucioli da essi ottenuti, qualora le autorità non avessero immediatamente cancellato la salita di Bonatti dagli annali.

A questo punto sono intervenuti alcuni famigliari che, dopo aver cambiato le password di amministratore del suo blog e del suo account Facebook, lo hanno immobilizzato, messo in condizioni di nuocere a se stesso e agli altri, e trasportato presso la più vicina clinica psichiatrica.

Il dottor Massimo Micalo che lo ha preso in cura, pur manifestando un cauto ottimismo, ha affermato che la terapia sarà lunga e difficile. «Dottor Zanchetta, – ci ha detto lo psichiatra – la disintossicazione deve avvenire gradualmente e pertanto in questi primi giorni gli è stato consegnato in uso uno smartphone, seppure con accesso limitato e con molti siti bloccati. Potrà consultare i siti ufficiali del CAI, del Soccorso Alpino, il sito ufficiale di Chris Bonington e i cataloghi di chiodi storici dei musei di Reinhold Messner. Rigorosamente vietati invece la lista delle funivie del Supersky Dolomiti e del MonteRosa Skirama, le foto dei chiodi a pressione di Cesare Mastri sul Cerro Torre, il sito 8a.nu e il blog di Caterina Balivo, che presto condurrà su RAIDUE il reality show Monte Bianco».

Nella seconda fase della terapia gli verranno invece proiettati alcuni film di eroiche storie dell’alpinismo, tra cui Cliffhanger, Assassinio sull’Eiger, La Montagna, con l’indimenticato Spencer Tracy e Mary Poppins, archetipo di libertà nei cieli e ispiratrice del moderno parapendio.

Nella terza ed ultima fase gli saranno consegnati dei libri da colorare con i profili di alcune montagne molto conosciute, tra cui Cervino, Tre Cime di Lavaredo e Everest, associate ad alcuni oggetti come ad esempio souvenir delle piramidi di Giza in plastica, coppe di gelato, barattoli di marmellata. «Questo dovrebbe far regredire la sua malattia e riportarlo ad una stato di normalità nel quale dovrebbe tornare a riconoscere le montagne come montagne, gli sciatori come sciatori e i reality show come reality show» a affermato il dottor Micalo.

La famiglia ha ricevuto moltissime attestazioni di vicinanza da parte di importanti personalità della montagna e dell’arte, tra cui Andy Warhol Jr. fondatore della nuova Pop-up art e autore dell’opera 101 Gogna Facebook Notifications, esposta al MoMA di New York, e ispirata proprio alle infinite liste di notifiche generate da Gogna.

lista post 2

Andy Warhol Jr: 101 Gogna Facebook Notifications, MoMA, New York, manifesto della nuova pop-up art

Dal giorno del ricovero, molti utenti Facebook, non ricevendo più le oltre venti notifiche giornaliere provenienti da Gogna Official, Gogna Unofficial, I Ragni di Gogna, Gogna Moderna e Donne con le Gogne, credendo in un malfunzionamento del computer, hanno reinstallato l’applicazione Facebook, con gravi perdite di dati.

Scontri si sono registrati tra la polizia e gli attivisti dei movimenti NO BANFF, informati sull’accaduto sin dalle prime ore del mattino, che hanno sfilato con festeggiamenti e caroselli improvvisati davanti alle sedi del Club Alpino Italiano di tutta Italia. Tutto si è risolto con la rottura di qualche bacheca degli avvisi e con il furto di alcune corde di canapa in uso alla Commissione Gite.

I principali provider internet, pur esprimendo costernazione e vicinanza alla famiglia per la situazione dell’alpinista, hanno immediatamente annunciato un sensibile taglio agli investimenti e hanno cancellato gli ordini per gli upgrade hardware necessari allo stoccaggio di tutti gli articoli di Gogna, che ormai hanno raggiunto qualche miliardo di TeraByte. D’altra parte, a Wall Street  il titolo di Oracle, il software per la gestione della base dati di Gogna, ha perso in pochi minuti circa il 10% del valore, prima che la contrattazione venisse sospesa.

La nostra redazione augura ad Alessandro una pronta guarigione e auspica di poter presto rileggere le interessanti liste di regolamenti da lui pubblicate, gli interventi dei presidenti in 342 cartelle, le doverose e improcrastinabili controrisposte dei vicepresidenti vicari in 456 cartelle, i documenti programmatici della CNSASA (Commissione Nazionale Sali Alto Scendi Alticcio), le schede tecniche del CNSAS (Corpo Nazionale Sauvignon, Aglianico e Sangiovese), gli inviti ai cocktail del CAI-TAM (CAI Tutela Ambiente Mondano) e i comunicati stampa del CAGAI (non è una sigla).

Nell’attesa, non avendo nulla da leggere, i fedeli lettori del suo blog avranno finalmente tempo per andare in montagna.

4 pensieri su “L’alpinista e blogger Alessandro Gogna internato in clinica psichiatrica. Il medico “Troppi post”

Lascia un commento